se fossi un'automobile...

... sarei una FIAT 850. Ve la ricordate?

mercoledì 3 settembre 2008

Al cinema... John e Jack non so! (11)


Arancia Bionica
(USA-UK, 2008)

a cura di Brando Marlon

Quando una donna arriva a ottantaquattro anni, con una cultura elevata, una luminosa carriera da dirigente che l’ha condotta fino ai piani più alti, una pensione sontuosa, tre mariti sepolti (lett.) alle spalle, cinque splendidi figli cresciuti sani e forti (ormai adulti e sposati), otto meravigliosi nipotini, viaggi in tutto il mondo, amanti ricchi e affascinanti, una lista lunga così (e magari anche un po’ di più) di opere di bene e collaborazioni con una miriade di associazioni umanitarie e fondazioni di volontariato…

… quando una donna così si rende conto che negli ultimi sei anni non ha fatto altro che giocare a Bridge con tre coetanee vicine di casa, e non riesce più a capire perché continua a giocarci…

… quando questa donna non sa cosa fare perché ha gia fatto tutto… sì, insomma… ecco…

…quando una donna arriva a questo punto ed è ancora lucida e in buona salute, cosa le resta davanti?

Con il suo stile barocco sperimentale, Sup Host si interroga su uno dei temi cardine del futuro prossimo e, lungi dal voler dare una risposta, lascia che gli eventi si scatenino da soli.
La signora, non più giovanissima e con qualche leggero accenno di artrosi, alcune infiltrazioni e poche perdite, ha ancora un cervello in ottima forma e comincia a "lavorare" sulle sue compagne di Bridge fino a spogliarle delle loro certezze e a farle cadere nella sua stessa drammatica condizione: l’appagamento totale!

Da qui, il passo verso la follia è meno che breve. Istantaneo.

La soluzione è soltanto una: uccidere tutti i propri familiari e distruggere tutto quello che ognuna di esse ha costruito in ottantaquattro anni di vita.

L’ultima scintilla di umanità presente dentro di esse le convince a non occuparsi personalmente delle rispettive famiglie.
Ciascuna sterminerà figli, nipoti, eventuali mariti sopravvissuti, amici, conoscenti e parenti vari… ma non i suoi, bensì quelli della compagna che siede abitualmente alla sua sinistra nel tavolo del Bridge. Questo per non essere troppo coinvolta emotivamente nella carneficina.

Si scatena così una girandola infernale di agguati, sgozzamenti, torture, sevizie, sequestri, violenze carnali, attentati terroristici di massa, utilizzo di armi improprie, contrabbando di sigarette, spaccio di eroina, giri di prostituzione clandestina, omicidi seriali, pratiche sessuali con animali, traffico illecito di colla, scommesse clandestine, inondazioni, vivisezioni, ecc., in cui le quattro donne ottantaquattrenni devastano non solo le loro famiglie, ma intere città, lasciandosi prendere forse un po’ troppo la mano.

E se non fossero così anziane e limitate nella agilità fisica, chissà cosa avrebbero potuto fare.

Improvvisamente però il giocattolo si rompe. Il ciglio di una delle quattro donne viene ritrovato sul luogo di uno squartamento. Nel laboratorio analisi della Scientifica lavora un medico che aveva in cura la signora quando ancora esercitava come libero professionista. Il medico, un italiano lontano discendente del nobile casato “della Mirandola”, si ricorda che il DNA di quel ciglio è lo stesso di quella sua vecchia paziente.

Ancora una volta il passo è breve. Istantaneo.

Le quattro donne vengono sorprese mentre stanno organizzando il dirottamento di un velivolo militare della croce rossa.
Hanno convinto un Marine USA che troverà posto nel paradiso McDonald (dove gli verranno serviti 20 cheeseburger gratuiti al giorno) se piloterà quell'aereo e lo farà schiantare su uno dei covi in cui si nascondono alcuni tra i più ricercati capi terroristici del mondo.

Internate in un manicomio criminale, le donne ottengono di poter passare la loro prigionia insieme.
Ora le loro partite di Bridge hanno finalmente una vera ragione d’essere.

Rifiutato con sdegno da diversi concorsi internazionali di cinema, ma accolto a braccia aperte a Taipei dove è addirittura favorito per la vittoria del prestigioso Pollo Quagliato al Cartoccio d’Alluminio, Arancia Bionica è un film molto problematico e poco tematico.
La pellicola mette in scena una realtà cruda, oltre ogni limite, ma mai eccessiva. Lineare e, proprio per questo, incomprensibile.
Sup Host non ha voluto spiegare in che modo le quattro donne siano venute a conoscenza del punto esatto in cui si trovava il covo dei capi terroristi, né come mai quelle informazioni, una volta che le vecchie sono state scoperte e catturate dalla polizia, non siano state trovate e neanche cercate con i dovuti crismi dagli investigatori.

La domanda è: quelle risposte sono nel film o nella nostra società?
Il sospetto è: forse le troveremo nel prossimo film del regista?
La risposta è: attualmente Sup Host sta girando una commedia sexy alle Isole Samoa.

8 commenti:

ggrillo ha detto...

Ah ah,
divertente!

Il mio film preferito, in assoluto!
Voglio il sequel e anche il prequel!

Daniele Mocci ha detto...

Merci beaocoup, monsieur ggrillo!

Sequel?
Prequel?

Azz... mi spiazzi, e non poco!

Vedremo in seguito, quando avrò un po' di tempo in più per pensare, come e cosa fare...

Di sicuro bisognerà, come minimo, contattare il maestro Sup Host...

ablar ha detto...

fantastic!

una di queste vecchiettine le vedrei bene alla vicepresidenza di mcCain!

Daniele Mocci ha detto...

Grazie Ablar.

Io le lascerei direttamente a piede libero... prima al Congresso e poi alla Casa Bianca.

Senza nessun ruolo fisso...

Poi le trasferirei al Pentagono per un giretto di ricognizione di due o tre giorni...

Così...! Come si porta il cagnolino a fare la passeggiata in campagna... con innocenza e spensieratezza.

Carburo ha detto...

Mi preoccuperebbe non poco andare a vedere una retrospettiva di Sup Host.

Però questo è un ottimo film, consiglio ai quattro gatti che non l'hanno visto al cinema di recuperarlo su dvd e anche su stereo8, supporto sul quale è uscita la versione per non vedenti con la voce narrante dello stesso maestro Host.

Daniele Mocci ha detto...

Quando si dice che il cinema è la migliore medicina!

In questo preciso caso è ottimo anche per stati influenzali e febbrili...

... da applicare (non importa se in formato DVD o "stereo8") due-tre volte al giorno...

... con tanti auguri a tutti!

Danilo ha detto...

Le risposta che cerchi sono dentro di te, ma sono sbagliate...

Daniele Mocci ha detto...

Come al solito devi sempre andare in giro a svelare i miei segreti agli altri...

Monello!